1872
MANCIANO – Si costituisce la Società Operaia di Mutuo Soccorso. Il suo scopo è «il vicendevole aiuto materiale e morale fra i suoi contribuenti ed il loro miglioramento intellettuale e civile». Tra l’altro, conterà su di una biblioteca popolare ricca di oltre 800 volumi (LCM,54-55).
1888
ROSIGNANO Marittimo – Nasce Aldobrando Ferretti, di Ferdinando. Minatore, anarchico, vigilato dai regimi dal 1915 al 1937, poi radiato dal Casellario (PVQ,36).
1893
ORBETELLO – Nasce Luigi Petromilli, residente a Bologna, tenente colonnello dell’esercito che passa a far parte della resistenza in Jugoslavia, nella Brigata Garibaldi (DBPB).
1897
SINALUNGA – Nasce Olinto Del Giusto, bracciante, comunista dal 1921 ed espatriato in Francia nel 1925. Iscritto in Rubrica di Frontiera, nella schedatura i fascisti annotano anche che “ha messo al figlio il nome Caporetto”. Arrestato al rimpatrio nel novembre 1939 e ammonito (CPC).
1898
PISA – Nasce Nello Fancelli. Di professione merciaio e di idee anarchiche, nel 1921-22 lo troviamo come Ardito del Popolo agredito dai fascisti. Si porta all’estero dal 1922 al 1928. Il 28 giugno 1943 viene arrestato per disfattismo politico e diffidato (CPC).
1907
FAUGLIA – Nasce Italo Tempesti. Operaio residente a Livorno, segnalato come comunista dal 1928, viene ammonito dopo 3 anni di carcere nel marzo 1935 per attività antifascista, poi prosciolto nel maggio 1936 in seguito alla proclamazione dell’impero e relativa amnistia. Nel 1942 risulta ancora vigilato (CPC).
1919
FOLLONICA – Sciopero generale contro il caro-viveri: l’agitazione è un successo, vi partecipano tutti i lavoratori delle fonderie e delle officine locali, quelli del mare ed i braccianti, portuali e scarichini. Il lavoro riprende il giorno dopo, con i commercianti che accettano il calmiere imposto (DFDF).
1920
SANTA LUCE – Conflitto tra scioperanti e crumiri: i braccianti in sciopero circondano una fattoria in cui si trebbia nonostante il divieto della” Lega rossa”. Gli agenti uccidono un contadino (SQU).
1938
RAVI – Nella locale miniera, per una frana, muoiono i minatori Ferruccio Pacenti e Sabatino Ugolini (LEL).
1944
CASCIANA Terme – Liberazione ufficiale del paese dal nazifascismo (Regione Toscana).
CASCINA – La Wehrmacht fucila 4 giovani accusati di aver gettato chiodi tricuspidali per le strade (CRT).
LARI – Liberazione ufficiale del paese dal nazifascismo (Regione Toscana).
Luogo non indicato – Arresto dei fascisti Leo Lorenzini e Remo Nannetti di Montegiovi: accusati di far parte del plotone di esecuzione che assassinò a Maiano Lavacchio 11 renitenti alla leva, catturati disarmati, andranno assolti per insufficienza di prove, mentre per il reato di collaBorazionismo con l’invasore tedesco, usufruiranno della c.d. amnistia Togliatti [Sentenza del 18/12/1946 e successive].
NIBBIAIA – Dopo duri scontri con le retroguardie tedesche, nei quali muore un comandante partigiano, i partigiani del Distaccamento Oberdan Chiesa occupano il paese precedendo gli Alleati (CRT).
PECCIOLI – Liberazione ufficiale del paese dal nazifascismo (Regione Toscana).
PONSACCO – Nel territorio comunale, Luigi Biasci (62) è vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana).
S.BENEDETTO (Cascina) – I tedeschi trucidano 4 giovani precedentemente arrestati una decina di giorni prima, tra i quali Gino Fantozzi, Segretario del fascio Giovanile di San Frediano a Settimo, accusati di aver cosparso la strada di tricuspidi. Dopo torture ed interrogatori, appurato tramite una spia che uno dei giovani, Alberto Donati, era un partigiano, vengono loro legati i polsi con filo spinato e costretti a marciare per circa 5 km continuamente punzecchiati dalle baionette, provocandone così la morte. Gli altri due giovani sono Secondo Neri e Giovanni Chiellini (RMAA).
S.GIMIGNANO – Il 9° Distaccamento ed i Gappisti locali, a malincuore, consegnano le loro armi alle truppe franco-marocchine entrate in paese il giorno prima, dopo averlo trovato libero dalla presenza tedesca (TBF).
1948
ABBADIA di Montepulciano – Nelle ore successive al grave attentato contro Palmiro Togliatti, la Casa del Popolo diviene sede operativa dei compagni ribelli che formano dei posti di blocco lungo la Statale 326 che corre a pochi metri dalla casa proletaria (Punto paas ).
LIVORNO – In seguito all’ attentato a Togliatti, si ingaggia a Livorno una vera battaglia di strada; i dimostranti svaligiano negozi di armi e disarmano pattuglie di agenti di Ps. Nel corso degli scontri che ne seguono, è ucciso un operaio ed altri 18 dimostranti sono feriti. E’ ucciso anche l’ agente di Ps Giorgio Lanzi, e altri 4 rimangono feriti ( CFC ).
PIOMBINO – Scontri e proteste alla notizia dell’attentato a Togliatti con il potere locale che passa nelle mani di un comitato formato da elementi del PSI, del PCI e della Federazione Anarchica Elbano-maremmana (CRP).
PISA – Uno studente iscritto al Msi, Vittorio Ferri, apre il fuoco su un corteo di dimostranti comunisti ma è sopraffatto ed ucciso ( CFC ).
1951
Arresto dell’ex comandante partigiano Sante Danesin dell’ 8° Distaccamento della III Brigata Garibaldi di Castellina Marittima. Verrà processato per ‘omicidio’ di fascisti, insieme ad altri undici partigiani che saranno tutti assolti sia per non aver commesso il fatto sia, alcuni, per mancanza di prove (PBA).
1956
MOSCA – Come tutte le vittime del terrore staliniano, anche il comunista Robusto Biancani, già segretario del PCd’I di Tatti, fucilato a Butovo il 3 giugno 1938, è riabilitato dai sovietici durante la destalinizzazione (www.memorialitalia.it).